Mi sono permesso di parafrasare il titolo di un grande della letteratura americana, David Foster Wallace ed il suo “Una cosa divertente che non farò mai più” per introdurvi quello che farò per la prossima settimana a partire da oggi, e che in qualche modo mi terrà lontano dallo scrivere qui sul blog (ma non credo).
Mi imbarcherò assieme a tutta la truppa familiare su una nave da crociera per girare tra Adriatico e Mar Egeo: qualche fermata in Grecia, una discesa in una incantevole Albania, a quanto dicono, e poi Dubrovnik.
In passato avevamo già fatto un’esperienza simile: si trattava del viaggio di nozze in una fredda Norvegia, con Raimondo di sei mesi che inevitabilmente ha catalizzato le attenzioni, impedendoci di goderci il viaggio nella sua pienezza.
Ora abbiamo pensato di riprovare. Tra l’altro la coincidenza vuole che la nave su cui saliremo sarà la stessa che ci portò in Norvegia, quindi avremo diversi deja-vu.
Ma abbiamo messo delle regole di ingaggio ben chiare:
- I bimbi faranno il pieno di ore al miniclub, escluse le escursioni nelle varie tappe a terra
- Niente sensi di colpa del tipo “andiamo a vedere che cosa fanno i cuccioli al miniclub” perché lo scopo di questa crociera è proprio quello di liberarsi per qualche ora dalla morsa cui quelle due piccole adorabili pesti ci costringono giorno dopo giorno
- Approfittare delle ore di miniclub (e del contemporaneo distacco dalla rete internet cui la nave ti costringe) per recuperare momenti di silenzio, leggere qualcosa, o per chiacchierare a volume normale. Momenti di sano detox.
C’è però un aspetto che fa a pugni con la mia coscienza che i leghisti definirebbero buonista: la nave parte da Venezia, passerà davanti a S. Marco e poi prenderà il largo. Un itinerario su cui si polemizza da anni, ma che ancora viene sistematicamente proposto dalle compagnie di crociera.
Lo dico chiaro: non è che mi interessi poi così tanto passare per Venezia in nave. Ci sono stato parecchie volte e onestamente preferisco girarla a piedi: io che resto strabiliato nel vedere grandi distretti industriali, troverei più coinvolgente passare davanti a Marghera, che non ho mai visto, ma temo che la nessuna compagnia di crociera abbia in programma itinerari di questo tipo, né abbiamo trovato altri itinerari compatibili con le nostre esigenze in termini di date, prezzo, e destinazioni.
Quindi vi prego non vogliatemi male, se sarò su una nave da crociera che passa da Venezia: so perfettamente che dopo il mio sì alla Valdastico vi siete trattenuti dallo strozzarmi, so che sull’orso ho mantenuto delle posizioni un po’ troppo neutrali per i vostri gusti.
Ma abbiamo bisogno, io e Sara di quei momenti di silenzio, di chiacchiere a bassa voce, e di resistere alla tentazione di sbirciare al miniclub. Punto.
Aggiornamento dopo la partenza
La nave, a causa della festa del Redentore, non aveva autorizzazione a passare per Venezia città. Quindi la coscienza è a postissimo.