Ripropongo questo post scritto qualche anno fa (2011).Oggi mi sono trovato in mano proprio Calia e Simenza. Le sensazioni sono sempre le stesse.
Osservate la foto.
Sapete cos’è?
È il coppo di calia e simenza. Si tratta di un cono di carta, simile a quello usato a Londra per vendere il Fish and Chips, ma che contiene ceci abbrustoliti (calia) e semi di zucca essiccati e salati (simenza).
Viene venduto in tutta la Sicilia in bancarelle in mezzo alla strada, normalmente vicino a zone densamente affollate (lungomari, piazze con bar e gelaterie).
Elemento essenziale della cultura siciliana, il coppo di calia e simenza viene acquistato e consumato durante una lunga passeggiata in compagnia o in solitaria, stimolando il dibattito o la riflessione.
I lettori di Camilleri ricorderanno che il Commissario Montalbano spesso si concede lunghe passeggiate mangiucchiando calia e simenza per riflettere sugli intricati casi che si trova di volta in volta a dover risolvere.
Ma a che si deve il successo di questa frutta secca? Premetto che la simenza richiede esperienza e perizia per dare soddisfazione. I semi devono essere aperti con precisione, mordicchiandoli con gli incisivi dall’estremità più pronunciata fino a circa metà. la buccia si apre come le fauci di un pesce e regala il seme verde che se ben tostato ha un aroma che io trovo simile a quello delle olive.
Questo lavoro certosino, svolto su ogni seme fino a termine del coppo, richiede il mantenimento di un certo grado di concentrazione, da riversare inevitabilmente sull’elaborazione dei pensieri, con risultati strabilianti.
Argomentazioni originali, efficaci, fantasiose, talvolta un po’ zoppicanti, tipiche delle passeggiate siciliane sono il frutto del mordicchiare e assaporare questa apparentemente banalissima frutta secca.
La calia, invece, può essere assaporata direttamente e dà una soddisfazione facile ed immediata. Il gusto c’è ed è pieno, il suo consumo non richiede particolare concentrazione o lavori certosini. Si piglia e si imbocca. Una pausa. Io, ad esempio, quando decido di premiare un pensiero che mi pare valido, mi concedo un paio di calie. Oppure, la calia può essere consumata quando il compagno di passeggiata sta elaborando una pensiero che non regge, o racconta una barzelletta, e che non richiede particolare concentrazione.
Quindi, se il vostro interlocutore siciliano imbocca una calia mentre state parlando sapete cosa sta pensando delle vostre parole.